Il disturbo post traumatico da stress

Pubblicato il 06-05-2020 da Michela Bertarelli

Il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) è una forma di disagio mentale che si può sviluppare in seguito ad esperienze fortemente traumatiche, come un terremoto, un incidente stradale, una violenza fisica, la morte improvvisa di una persona cara..

L'American Psychological Association (APA) ha effettuato diversi studi sul Disturbo Post Traumatico da Stress e ha rilevato che i sintomi compaiono normalmente entro tre mesi dal trauma e sono classificabili in tre categorie ben definite:

  • Episodi Intrusivi: ricordi improvvisi che portano la persona a rivivere le emozioni dolorose provate
  • Desiderio di evitare contatti con chiunque o con qualunque cosa lo porti a ricordare il trauma
  • Ipersensibilità e Ipervigilanza: la persona si comporta come se fosse in pericolo, ha reazioni emotive eccessive ad eventi che fanno rivivere l’esperienza traumatica

Le persone che soffrono del PTSD possono sentirsi incapaci di riprendere in mano la propria vita; si sentono in balia dei pensieri e delle emozioni negative e limitano le proprie azioni con il tentativo di stare meglio.

Nei casi in cui la sofferenza viene percepita come insopportabile, alcune persone con un Disturbo Post Traumatico da Stress adottano comportamenti autolesivi per tentare di attenuare il disagio provato. Tra queste condotte c’è l’utilizzo di sostanze stupefacenti, l’eccesso di alcolici e/o psicofarmaci, la ricerca di dolore fisico..

Il 2020 sta mettendo a dura prova l’intera popolazione mondiale; tra i vari desideri espressi allo scoccare della mezzanotte del nuovo anno non era compreso il Coronavirus (COVID-19), eppure dobbiamo imparare a conviverci.

Questa epidemia ha causato migliaia di morti e di malati, ha visto i paesi prendere precauzioni severe, come la chiusura di scuole e luoghi di lavoro, l’obbligo di stare a casa e uscire solo per poche esigenze con la mascherina, la distanza sociale e molto altro.

Alcune professioni lavorative hanno moltiplicato i loro sforzi per contribuire alla cura della salute della popolazione e per garantire i beni e servizi di prima necessità ai cittadini.

Non c’è dubbio, questa quarantena ha richiesto un grande sforzo e molteplici sacrifici a tutti noi.

Ad ampliare la difficoltà di questo periodo è l’incertezza del domani.

Ma prima di pensare a domani, chiediamoci come stiamo oggi.

Sto iniziando a notare dei cambiamenti sul mio stato di salute?
Sto riuscendo a dormire la notte?
Mi sento spaventato?
Ho fastidi fisici che prima non avevo?

Intervenire prontamente a variazioni psicofisiche che influenzano negativamente la propria quotidianità può salvaguardare dal PTSD.

Il National Institute of Mental Health (NIMH) americano, ha evidenziato che il paziente con una diagnosi di Disturbo Post Traumatico da Stress presenta i sintomi caratteristici per un periodo di oltre un mese dall’evento che li ha causati.

Intervenire in tempo vuol dire gestire le situazioni stressanti in maniera funzionale, prima che si possano cronicizzare.

E’ importante provare ad adottare strategie in autonomia, questo serve per capire cosa mi può aiutare, ma è fondamentale che queste non compromettano gli altri ambiti della propria vita: l’obiettivo infatti è quello di stare bene.

Tuttavia, l’evento traumatico è di per sè una situazione oggettivamente dolorosa, questo vuol dire che non è semplice affrontare da soli ciò che sarebbe insostenibile e spaventoso a chiunque. Il PTSD, a differenza di altri eventi che possono essere vissuti soggettivamente come negativi, ma non per questo meno degni di attenzione, è molto invalidante e ci vuole tempo per ristrutturare quanto vissuto e provato.

Durante la quarantena i casi di attacchi di panico, fobie, disturbi del sonno e disturbi d’ansia sono in aumento; questi coinvolgono persone di ogni genere ed età.

La Psicoterapia Cognitiva Comportamentale è un approccio psicologico efficace per diverse problematiche, grazie all’utilizzo di tecniche e protocolli ad evidenza scientifica, che si adattano tenendo in considerazione la storia di vita e la personalità del singolo individuo.

Se pensi di aver perso la tua serenità, di essere in balia di emozioni invalidanti e pensieri ansiogeni non aspettare, contatta uno psicologo o il tuo medico curante.

Riferimenti Bibliografici: