Le nostre credenze

Pubblicato il 12-08-2025 da Michela Bertarelli

Avete mai fatto caso alla qualità dei vostri pensieri?

Se non foste abituati a porvi la domanda: “Cosa mi sto dicendo?” o “Cosa mi sono detto?”, potrebbe essere utile iniziare a farlo.

Il cervello è un organo meraviglioso, pieno di misteri sia sul piano clinico che quello scientifico...ma una cosa appare sempre più evidente: i nostri pensieri sono responsabili delle nostre emozioni.
Ebbene si, quello che ci diciamo non ci condiziona solo sul piano comportamentale e quindi sulle azioni che compiamo quotidianamente, ma anche su piano emotivo e quindi in ciò che proviamo a livello emozionale e sentimentale.
Tutti noi costruiamo nel tempo delle convinzioni, che a volte diventano così profonde e radicate da diventare il timone del nostro essere; queste sono chiamate credenze.
Le credenze ci permettono di rappresentarci interiormente e definire di conseguenza noi stessi, gli altri ed il mondo circostante.
Talvolta queste raffigurazioni diventano per noi delle verità assolute che difficilmente mettiamo in discussione, anzi, talvolta ci capita addirittura di dimenticarcele, rimanendo orientati nella direzione che ci sembrava l’unica possibile o attendibile.
Cosa succede se queste credenze non sono funzionali e non ce ne accorgiamo?
Cosa capita quando ci sentiamo schiavi di un percorso prestabilito che non si sposa più con quello che desideriamo per noi? Quella strana sensazione di sentirsi in prigione o in trappola.
Dove abbiamo imparato queste convinzioni? Ci aiutano? Ci servono? Ci fanno stare bene?
Alcune credenze possono essere funzionali e quindi ci permettono di affrontare la vita al meglio delle nostre possibilità, altre invece no.
Facciamo un esempio:
Il partner ci lascia e noi ci sentiamo disperati o non proviamo assolutamente nulla, quasi come ce lo aspettassimo. Inizialmente è comprensibile che noi possiamo sentirci destabilizzati e spaventati, ci mancherebbe. Cosa succede però se passano mesi e a distanza di tempo questa sensazione non cambia?
È possibile che stiamo calcando la nostra sofferenza dicendoci che non poteva andare diversamente oppure che è tutta colpa nostra.
Perché ci diciamo certe cose se sono negative e soprattutto non ci aiutano in nessun modo ma ci fanno stare peggio?
La risposta sta nel fatto che siamo abituati a fare così: ci parliamo male.
Non ci prendiamo cura del nostro dialogo interno e non sapendo dell’esistenza delle credenze, vaghiamo nella confusione e nella disapprovazione di noi stessi o degli altri.
Nel caso precedente potrebbero esserci convinzioni come: “Io non sono amabile”, “Io rovino sempre tutte le cose belle della mia vita”, “Non ho diritto di essere felice”…
Perché? Dove abbiamo imparato a comunicare con noi stessi in questo modo? Ma soprattutto, siamo disposti a smettere ed iniziare a trattarci meglio?

La terapia cognitivo comportamentale è un approccio psicoterapeutico che permette di individuare e lavorare sulle nostre credenze e sulle modalità comunicative che abbiamo intimamente ed interiormente con noi stessi, e talvolta, di conseguenza, anche con gli altri.
Dico questo perché a volte con le credenze avviamo un copia ed incolla: se noi ci sgridiamo quando stiamo male perché crediamo che “Non va bene lamentarsi altrimenti si è ingrati nei confronti della vita”, magari applicheremo le stesse regole anche con le persone che ci stanno vicine; oppure possiamo compensare con gli altri cercando di essere fedeli alla nostra convinzione: un amico ci maltratta e noi continuiamo ad essergli amico aumentando la nostra disponibilità nei suoi confronti proprio perché visto che “Non sono meritevole di stima”, si è già fortunati ad essere considerati.
Gli esempi potrebbero non finire mai, ma grazie a tecniche mirate ed un programma specifico e orientato all’azione potranno essere d’aiuto.
Accorgendoci dell’esistenza delle nostre credenze, aumentando la consapevolezza della loro presenza e mettendole in discussione nelle nostre giornate, ecco che pian piano queste si riusciranno a rieducare, per far sì che la nostra mente possa godere dei benefici di una buona igiene quotidiana.